Spot EurUsd: 1.1430
Scala temporale Giornaliera: Supporti (1.1250, 1.1170, 1.1060) Resistenze (1.1520, 1,1600, 1.1790)
Strategia: Long a 1.1250
Stop loss: 1.1170
Take profit: 1.1430
Centrato l’obiettivo del nostro trade long per l’Euro si aprono scenari molto interessanti ma che richiederanno delle conferme. Ma cosa sta succedendo al Dollaro? Intanto salgono i prezzi delle materie prime soprattutto i metalli. Il rame ha violato nettamente al rialzo la sua down trend line salendo del 50% dai minimi di marzo. Un segnale che la domanda dai paesi emergenti sta ritornando e questo spiega anche il vigoroso rally della borsa cinese. Il secondo motivo è legato alla minore appetibilità dei titoli statunitensi. I rendimenti decennali nonostante i rialzi di borsa si mantengono inchiodati allo 0,6% mentre altri paesi come ad esempio la Cina offrono rendimenti decisamente più interessanti e superiori al 3% annuo.
A tutto questo si aggiunge probabilmente anche una rotazione geografica che porta a vendere asset azionari americani per comprare il resto del mondo che negli ultimi anni ha decisamente sottoperformato rispetto alle borse USA e che offrono al momento valutazioni particolarmente interessanti in termini relativi.
I dati di inflazione americani hanno mostrato una decisa frenata nella dinamica dei prezzi al consumo. Se la variazione annua dei prezzi alla produzione è stata cospicua (-0,8%), quella dei prezzi al consumo pur mantenendo un valore positivo si è attestata a giugno a 0,6%. In Europa, l’aver controllato il Covid-19 prima degli Stati Uniti, sta generando una differente velocità di uscita dalla crisi. La produzione industriale a maggio è rimbalzata del 12.4% rispetto al -17% di aprile, una dato che dovrebbe proseguire sullo stesso sentiero anche a giugno considerando che l’indice Zew tedesco componente aspettative ha solamente limato qualche punto verso il basso nell’ultima release pur rimanendo su livelli elevati. Un ottimismo che si respira anche sugli spread tra periferici e Bund con i titoli di stato italiani che pagano poco più di 160 punti base in più rispetto ai titoli tedeschi.
Andando su EurUsd il movimento che ci aspettavamo è arrivato ed il return move sulla media mobile a 200 giorni è servito come ideale trampolino di lancio per riprendere la marcia verso quel 1.152 toccato a marzo. Come ripetiamo da tempo l’obiettivo è però più in altro e per la precisione attorno a 1.18 dove transita la down trend line di lungo periodo.
La chiusura di settimana è fondamentale. Come si vede dal grafico basato sulla tecnica di Ichimoku dopo aver nettamente abbattuto le “nuvole” adesso l’ultimo segnale bullish tocca alla lagging line (linea blu). Ormai ci siamo ed una chiusura di settimana sopra 1.152 aprirà definitivamente le porte all’inversione di tendenza.
EurUsd (grafico weekly) – sta per arrivare anche la conferma dalle Ichimoku cloud