Tensioni geopolitiche in Medio Oriente, elezioni inglesi e BCE, la settimana scorsa non ha certamente peccato per interessanti spunti pur senza muovere granchè i mercati. Lato valutario EurUsd sembra stia cercando di avviare una fase distributiva che potrebbe essere propedeutica ad una fase di inversione di breve periodo. Le divergenze prezzi – oscillatori cominciano ad intravedersi.
Confermato il trend bullish per EurUsd che chiude la settimana sui massimi. La contrazione dei differenziali di tasso di interesse Stati Uniti – Europa conferma anche il riavvicinamento tra i tassi di crescita delle due aree economiche con quella americana in maggiore difficoltà. Questa settimane la BCE si riunirà per decidere sui tassi, la prossima toccherà alla Fed.
EurUsd non è riuscito a progredire rispetto alla settimana precedente e questo è stato causato da un mix di fattori tecnici e di attesa per le decisioni che a-june-prenderanno le due Banche Centrali, Fed e Bce. Il mercato vuole delle conferme prima di decidere quale direzione prendere nel resto dell’estate e l’ipercomprato di EurUsd su scala settimanale potrebbe favorire una pausa nel rialzo.
EurUsd non è riuscito a progredire rispetto alla settimana precedente e questo è stato causato da un mix di fattori tecnici e di attesa per le decisioni che a-june-prenderanno le due Banche Centrali, Fed e Bce. Il mercato vuole delle conferme prima di decidere quale direzione prendere nel resto dell’estate e l’ipercomprato di EurUsd su scala settimanale potrebbe favorire una pausa nel rialzo.
Politica ed economia si sono mixate in una settimana particolarmente movimentata che ha visto la parola impeachment protagonista in America ed in Brasile. Mentre l’Europa si avvia alla preparazione di una exit strategy dal Quantitative Easing per effetto di una crisi economica ormai alle spalle come detto apertamente da Draghi, EurUsd sembra aver preso decisamente una bella inerzia verso l’alto.
Passato l’evento elettorale francese, il focus andrà nei prossimi giorni sulle manovre di-june-delle banche centrali. Fed e Bce sono attese a decisioni che potrebbero impattare la view di medio periodo su EurUsd;nel frattempo l’analisi tecnica continuerà ad essere lo strumento migliore per fare trading su quei (pochi) pips di potenziale profit che potrà offrire EurUsd ai trader.
La vittoria di Macron in Francia e la certezza che la Fed alzerà i tassi a-june-forniscono ai mercati quella chiarezza che cercavano da qualche settimana. All’orizzonte si stanno ammassando nubi che di nome fanno commodities, ma lo scenario soprattutto in Europa appare più sereno. EurUsd reagisce bene salendo in prossimità di 1.10. La svolta è vicina servono solo delle conferme tecniche.
Si chiude un mese di aprile piuttosto interessante grazie all’evento elettorale francese e al meeting BCE, ma se ne apre un altro altrettanto intrigante visto che avremo il secondo round elettorale in Francia a cui si aggiungerà questa settimana il FOMC. Chiaramente questi due eventi potranno influenzare l’andamento di EurUsd il quale vanta una stagionalità piuttosto sfavorevole nel quinto mese dell’anno.
Il primo pezzo di elezioni francesi è andato, ma sarà il ballottaggio l’evento decisivo che potrebbe cambiare gli equilibri all’interno della UE anche se il mercato sembra ormai dare per certa l’elezione di Macron Presidente. La settimana prevede però anche il meeting BCE, da non trascurare considerando l’elevata sensibilità di EurUsd al differenziale tassi tra Treasury e Bund. Dal punto di vista dell’analisi tecnica intanto si nota una compressione record della volatilità.
L’ennesimo tocco di Trump impedisce ad EurUsd si chiudere sotto dei livelli tecnici rilevanti. Il Presidente impegnato su diversi fronti bellici, non gradisce il Dollaro forte e lo dice apertamente. I mercati ne prendono atto, ma sanno che fino a quando la Fed avrà questo atteggiamento sarà improbabile vedere un rally dell’Euro. Il trading range così prosegue.