Settimana ricca di eventi non tutti economici. L’attacco americano alle basi siriane riaccende le polveri in Medio Oriente, mentre in Europa un nuovo attentato preoccupa la Svezia. Sul fronte economico ha deluso il dato sull’occupazione americana mentre all’interno della BCE lo scontro sul QE si fa più vivace. EurUsd intanto tenta di forzare i supporti.
Formalizzata la Brexit da parte della Gran Bretagna con la richiesta dell’articolo 50, la settimana è vissuta all’insegna di alcune notizie che hanno ridimensionato alcune attese. Le riforme promesse da Trump trovano sempre più difficoltà di applicazione, il rialzo dei tassi in Europa si allontana causa ribasso dell’inflazione. EurUsd ha realizzato una classica trappola per tori che il nostro trade ha saputo interpretare in modo eccellente.
Settimana interlocutoria quella passata, caratterizzata soprattutto da cali nel prezzo del petrolio che hanno ridimensionato le aspettative di inflazione; a fare la sua parte anche il progressivo sgonfiamento del Trump Trade. In Europa intanto comincia ad affacciarsi la possibilità di assistere ad un rialzo dei tassi entro la fine del 2017 e di questo l’Euro ne ha beneficiato arrivando fino a 1.09. E’ ora di tornare short?
La Federal Reserve e le elezioni in Olanda si sono tradotte in due elementi bullish per EurUsd. La Banca Centrale americana si è mostrata più permissiva sul lato inflazione facendo capire che i tassi non saliranno troppo in fretta, mentre le urne hanno allontanato il rischio deriva populista e anti Euro in Olanda. Lato tecnico EurUsd si è spostato sotto le resistenze critiche ed una rottura verso l’alto anticiperebbe un cambio di strategia di medio periodo.
La Bce non è riuscita a stupire i mercati, ma cosa farà la Fed questa settimana? Il market mover è ovviamente il Fomc di mercoledì dal quale ci si attende un rialzo dei tassi, ma c’è curiosita sulla view per i prossimi mesi che verrà espressa da Miss Yellen. Il trading range su EurUsd intanto prosegue con i supporti sotto pressione ma ancora in grado di reggere gli urti dei ribassisti.
La Trump mania non sembra voler staccare la spina e così i mercati tornano a volare dopo una fase di calma piuttosto prolungata. La Fed spinge sulle attese di rialzo dei tassi e così il Dollaro torna pimpante. Questa settimana sarà ricca di dati a cominciare dalla disoccupazione americana e dal meeting della Bce. Proprio questo ultimo evento potrebbe essere il market mover in grado di sbloccare una situazione tecnica da mesi congelata in un noioso trading range.
L’attesa per le elezioni europee di Olanda e Francia sta cominciando ad incidere sui movimenti dei mercati valutari. L’analisi tecnica è molto chiara con la definizione dei livelli di supporto e resistenza che in caso di superamento muteranno lo scenario di trading range tuttora in essere.
Il dato sull’inflazione americana è risultato la settimana scorsa decisamente superiore alle aspettative; questi numeri uniti alle parole del Presidente Fed hanno riacceso la speculazione per un rialzo dei tassi a breve negli Stati Uniti. Dopo un’illusoria fiammata il Dollaro è tornato ad indebolirsi e l’analisi tecnica ci spiega il perché.
Nuova inversione di tendenza su EurUsd con le resistenze di 1.08 capaci di arginare ogni velleità bullish. I dati sull’inflazione americana previsti per questa settimana, le decisioni politiche di Trump e l’attesa per gli eventi politici nell’Eurozona rappresenteranno i fattori principali in grado di rompere gli equilibri attuali.
Il cambio EurUsd continua a muoversi in modo incerto e laterale. Quale sarà il market movers in grado di spostare l’equilibrio sul mercato? Difficile dirlo, ma proviamo a fare qualche ipotesi.