Poche novità sotto il sole della BCE con un nulla di fatto nel meeting che anticipa il FOMC. Se Lagarde si mostra ottimista su un rientro dell’inflazione, Powell molto probabilmente sarà costretto a muoversi fin da subito sul tapering cominciando anche ad illustrare un percorso di rialzo dei tassi. EurUsd intanto si mantiene sopra i supporti chiave confermando la necessità del mercato di digerire la forza del biglietto verde.
Ormai il mercato è concentrato sul FOMC. Prima ci sarà il meeting BCE ma le attese sono tutte per come Powell saprà gestire una fase di inflazione che ripiega solo timidamente e tassi sostanzialmente ancora inchiodati a zero. L’annuncio dell’avvio del tapering non soddisferà un mercato che già sconta nei prezzi un rialzo dei tassi nella seconda parte del 2022. Intanto EurUsd prende un po’ di fiato dopo la corsa delle settimane scorse.
Si stanno avvicinando due eventi cloud di questo autunno. Il meeting di politica monetaria della BCE anticipa di pochi giorni quello di inizio novembre della FED. I banchieri centrali dovranno prendere atto di un’inflazione che non appare affatto temporanea come nelle previsioni. Il mercato intanto si posiziona già sul dollaro confidando in un rialzo dei tassi già nel 2022.
Nonostante dati sull’occupazione americana non esaltante il dollaro si conferma sotto 1.16 ne rapporto con l’euro. Un buon segnale che conferma come il differenziale tassi in questo momento sta guidando gli investitori. I maggiori rendimenti presenti e probabilmente futuro spingono i trader ad incrementare le posizioni lunghe sul biglietto verde. Intanto rimane da risolvere la questione del debt ceiling e del piano infrastrutture di Biden.
Dollaro in grande spolvero nel mese di settembre con una serie di livelli tecnici che sono stati abbattuti in modo risoluto. Diversi i temi caldi. La crisi di liquidità del sistema immobiliare cinese, il rischio shutdown negli USA, l’inflazione e l’impennata dei rendimenti americani. I movimenti di mercato sono stati importanti e le conseguenze dei prossimi mesi su EurUsd verranno analizzati nel dettaglio.
Una FED più aggressiva del previsto non riesce a fornire la scusa buona al mercato per affondare l’euro e preferire il dollaro. Il cambio rimane quindi sopra 1.17 con le tensioni cinesi sul caso Evergrande che probabilmente hanno favorito un maggior flight to quality verso il biglietto verde negli ultimi giorni. Il tapering americano comincerà ufficialmente a novembre e dovrebbe finire a metà 2022.
La Fed ha annunciato che i tassi di interesse rimarranno a zero e che l’inizio del piano di tapering si avvicina. La precedente aspettativa di un primo aumento dei tassi di interesse dall’inizio della crisi era solo nel 2023. Le contrattazioni a Wall Street hanno chiuso in rialzo.
DAX sale dello 0,6%, CAC dell’1,1% e FTSE dell’1%. Lufthansa scende del 28%. Aumenti di circa il 2% nel settore finanziario e delle materie prime in Europa.
Il NASDAQ ha perso il 2,2%, il Dow Jones è sceso dell’1,8%; Pfizer è salito leggermente dopo che la società ha annunciato che il vaccino Corona è sicuro per i bambini a partire dai 5 anni; In precedenza, la Borsa di Hong Kong è scesa del 3,4%.
Le tensioni sui prezzi in particolare dell’energia rendono la discesa attesa dell’inflazione meno corposa e questo mette a rischio i piani di exit strategy delle banche centrali. Questa settimana toccherà alla FED chiarire le sue intenzioni sul tapering. Intanto EurUsd si riavvicina minacciosamente all’importante supporto di 1.17 prima del FOMC.